Ambiente e cultura

Pubblicato il da Simon Arturo Paride

 


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AMBIENTE

 

Non passa ormai giorno senza che vengano diffusi dati sempre più allarmanti sulla presenza di sostanze inquinanti nella nostra atmosfera. L’area più colpita è senz’altro quella della città capoluogo, ma la presenza di inquinanti è stata riscontrata anche nel territorio provinciale, con punte che hanno addirittura condotto all’abbattimento di numerosi capi di bestiame.

La Regione Puglia ha preso un’iniziativa di fondamentale importanza promulgando la legge che limita drasticamente l’emissione di diossine. Tuttavia è evidente che questo è un primo passo, al quale altri dovranno seguire per ribaltare la situazione attuale che si è fatta ormai insostenibile.

L’attuale Amministrazione Provinciale ha avuto un atteggiamento contraddittorio in materia di ambiente (ritiro della costituzione di parte civile nei confronti dell’ILVA, da un lato, potenziamento dell’ARPA, dall’altro). L’obbiettivo che ci proponiamo per la Provincia futura è invece chiaro e privo di contraddizioni: mettere in atto tutte le azioni di competenza dell’ente per migliorare l’ambiente e, addirittura, farne una risorsa per lo sviluppo.

Intendiamo raggiungere questi obbiettivi attraverso una serie di proposte che qui esponiamo:

 

Atti d’intesa fra Stato, Regione Puglia, Provincia, Comune e i gestori degli impianti industriali Ilva,Eni, Centrale ex Edison, Cementir e Enipower sulla riduzione delle emissioni inquinanti, (prevista dalla normativa comunitaria con la modifica del Dlgs 152/06).

Monitoraggio continuo (24 ore su 24), eseguito dall’Arpa Puglia, sulle emissioni inquinanti del polo industriale sopra menzionato; campionatura continua delle emissioni di diossina.

Monitoraggio continuo delle acque marine  vicine ai poli industriali (compresi Mar Piccolo  e Mar Grande fino a S.Vito); controllo sullo scarico delle scorie industriali nelle acque marine.

Rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale all’Ilva solo dopo la presentazione di dati documentati e successivamente controllati delle tecnologie impiegate per prevenire e/o ridurre le emissioni di benzene, pcdd - pcdf, diossine, polveri metalliche e Ipa, nonché delle misure previste per il controllo delle stesse emissioni.

Monitoraggio sull’incidenza delle neoplasie e delle mortalità conseguenti ad esse in rapporto all’inquinamento, eseguite dalla Asl, dal settore ricerche della Facoltà di Scienze Ambientali, in collaborazione con le associazioni ambientaliste, specializzate nello specifico settore scientifico.

Istituzione di un ufficio legale per verificare il rispetto delle normative e intervenire in caso di inadempienza.             

Vigilare affinché le sanzioni previste per legge vengano subito applicate. Prevedere, nei protocolli d’intesa, sanzioni adeguate alla dimensione economica del settore industriale inadempiente.

Utilizzare i gas di recupero nell’ambito di un progetto che preveda la realizzazione di un impianto di teleriscaldamento a disposizione del quartiere Tamburi.

Per quanto riguarda l’adeguamento delle Bat proporremo:

- Eliminare lo spolverio di minerali nell’area portuale mediante scaricatori continui in cui il materiale viene estratto dalla stive delle navi a mezzo di un elevatore flessibile che convoglia il materiale direttamente sul nastro trasportatore;

- Estensione del progetto di adeguamento del sistema di depolverizzazione secondaria anche all’acciaieria n. 1 oltre che alla n. 2, per consentire l’aspirazione del volume dei fiumi di ossido di ferro (fiumi rossi); un intervento mirato ai problemi causati dalla desolforazione;

- Interventi finalizzati alla riduzione delle emissioni diffuse. In questo quadro un progetto specifico di intervento dovrà riguardare la movimentazione ed il trattamento delle scorie e il ciclo di recupero e del condizionamento del rottame;

- Per l’area parchi, stoccaggio e  manipolazione delle materie prime, a parte gli interventi previsti per l’adeguamento alla Bat, va richiesto un progetto che preveda la copertura, con tecniche appropriate già oggi disponibili ed in uso in altri stabilimenti siderurgici.

- Istituzione di un tavolo permanente costituito da un comitato tecnico - politico cui demandare il compito di valutare periodicamente i dati dei diversi monitoraggi ambientali, a partire da quelli relativi alla qualità dell’aria, già sufficientemente disponibili, e predisporre una sorta di protocollo di azioni da intraprendersi  e a cui devono attenersi le grandi imprese quali, ad esempio, periodiche riduzioni di marcia di alcuni impianti. Il comitato potrebbe essere formato dal Presidente della Provincia, dal Sindaco di Taranto, dal Direttore Generale dell’Arpa, dal Direttore del Dipartimento di Prevenzione, dai Presidi delle facoltà di Ingegneria Ambientale e di Scienze Ambientali.

 

Costituzione di un Comitato formato dai rappresentanti delle associazioni ambientaliste e di altri apparati legati all’ambiente e alla salute che contribuiscono alla gestione amministrativa attraverso il monitoraggio, il controllo e lo studio della normativa e i relativi procedimenti.

 

L'ambiente, tuttavia, non è soltanto inquinamento industriale o lotta ad esso. Esiste un altro tipo di inquinamento che produciamo noi stessi con i rifiuti e che può essere validamente combattuto con modalità e tecnologie nuove, a partire dalla stessa raccolta differenziata.

La Provincia che vogliamo dovrà superare il semplice ruolo di coordinamento in materia, per divenire il motore di un'estensione capillare proprio della raccolta differenziata.  Si determinerà, così facendo, un'ulteriore ricaduta positiva che porterà crescita occupazionale e sviluppo economico.

 

 

CULTURA, BENI CULTURALI, EVENTI

La Provincia dovrà considerare la cultura come un potente fattore di sviluppo sociale concorrendo a dare il massimo impulso al sistema dello spettacolo, delle attività tutte legate a momenti di espressione culturale. Sarà fondamentale garantire l’accesso alla cultura a tutti i cittadini, in primo luogo alle fasce più deboli, incoraggiandone la partecipazione a tutte le iniziative di carattere culturale, anche con il ricorso a strumenti finanziari innovativi (carte di sconto, biglietti a prezzo ridotto…). ***

Per realizzare questi obiettivi, occorre favorire lo sviluppo policentrico  delle strutture ed attività culturali, rafforzando la cooperazione tra i Comuni per creare poli e sistemi culturali forti, capaci di dare vita a manifestazioni, attività, servizi e di promuovere i beni culturali ed ambientali del territorio valorizzando le identità locali e territoriali.

La Provincia, più che investire in tanti spettacoli, mostre, ecc., dovrà individuare dei luoghi permanenti  dove offrire spazi dedicati ad ogni forma di cultura. Dovrà cioè dare vita con i Comuni alla realizzazione di strutture - reti culturali con funzione metropolitana con particolare attenzione ai sistemi legati alla valorizzazione e fruizione dei beni archeologici, monumentali - ambientali diffusi su tutto il territorio.

Un ulteriore impulso dovrà venire dallo sviluppo turistico – culturale del Parco delle Gravine, inteso non solo come risorsa paesaggistica, ma anche come scenario naturale.

Un obbiettivo significativo sarebbe la costruzione di un grande contenitore (tipo arena) per ospitare concerti, opere liriche, teatrali e cinematografiche, oltre a mostre e mercati d’antiquariato e grandi rappresentazioni d’arte moderna e contemporanea.

Tutto questo impone l’obbligo di realizzare una regia pubblica capace di individuare il ruolo strategico dell’imprenditoria culturale e di aiutare soggetti pubblici e privati che fanno cultura, una regia fondata sulle enormi potenzialità che vanta il territorio.

***La Provincia dovrà garantire l’accesso alla cultura a tutti i cittadini, prioritariamente alle fasce più deboli della società, rafforzando, anche attraverso gratuità e/o “carte di sconto”   distribuite ai cittadini individuati con criteri oggettivi, la partecipazione a tutte le iniziative di carattere culturale. Si stilerà una graduatoria e si offrirà loro, attraverso l’ufficio amministrativo, un carnet per la fruizione di spettacoli e un opuscolo che chiarisca la posizione della Provincia riguardo questa scelta. La Provincia, più che investire in tanti spettacoli, mostre, ecc., dovrà individuare dei luoghi permanenti  dove offrire spazi dedicati ad ogni forma di cultura, affinché si dia l’opportunità alla gente, almeno ogni sabato e domenica, di valorizzare il proprio tempo libero, attraverso le diverse possibilità culturali programmate. Un luogo in cui si partecipa alla musica, alla pittura, alla lettura, al teatro, al cinema , alla sperimentazione, ecc.

Un luogo da dare, a turno, in gestione, ad artisti esordienti o a  giovani talenti per l’esposizione delle loro opere, attraverso un  apposito bando e una graduatoria. I costi saranno ovviamente molto contenuti per dare l’opportunità a chiunque di proporsi in qualità di artista.

 

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