PROGR.PROV.LI 09 DEFIN.(allegato 1)

Pubblicato il da Simon Arturo Paride

Allegato 1

 

TRASPARENZA AMMINISTRATIVA

 

Bisogna creare i criteri per la destinazione prioritaria delle risorse da  distribuire.

Ogni programma, ove è previsto un finanziamento con  fondi pubblici, deve essere reso noto prima delle delibere, indicando le fonti di finanziamento, gli obiettivi da raggiungere,  le ricadute previste, la normativa di riferimento.Le delibere saranno rese note con congruo anticipo rispetto all’effettiva emanazione dei bandi, così da consentire una migliore informazione e un maggior controllo pubblico. La costituzione delle commissioni esaminatrici delle gare dovrà seguire criteri oggettivi. Si dovrà prevedere l’inserimento, nelle stesse, di cittadini scelti da un apposito Comitato per la trasparenza, creato in seno all’apparato amministrativo.

Dopo la comparazione e  scelta del vincitore e la relativa notifica  pubblica, occorrerà monitorare i lavori attraverso l’apposito comitato formato, insieme agli operatori tecnici e amministrativi.

La divulgazione delle azioni dovrà sfruttare non solo canali informatici (per ora elitari) al fine di garantire la conoscenza  del procedimento amministrativo a tutte le fasce sociali e culturali, anche gli antichi mezzi della diffusione radio/tv, affissione di manifesti e distribuzione di volantini da inserire presso strutture pubbliche e private (poste, banche, supermercati, scuole, uffici pubblici.), alle fermate degli autobus, alla stazione ferroviaria.

 

La diffusione delle azioni degli amministratori e dei politici diventa garanzia di trasparenza e legalità.

 

Istituzione di un osservatorio politico (in seno alle amministrazioni governate dalla sinistra), costituito da un rappresentante per ogni partito e movimenti civici, facenti parte della coalizione governante e da due cittadini individuati, entrambi sia gli uni che gli altri, attraverso requisiti  adatti al loro compito.

I compiti sono : Conoscenza delle priorità scelte dal programma;

                          Monitoraggio  delle azioni programmate;

                          Accertamento dell’applicazione del programma secondo trasparenza e legalità;

                          Azioni propulsive su nuovi e necessari interventi;

                          Monitoraggio dei tempi di lavoro;

                          Monitoraggio sulla erogazione dei fondi;

                          Relazioni trimestrali sull’esecuzione della propria gestione.

 

 

 

                                                                  LINEE GUIDA ALLA TRASPARENZA E LEGALITA’

REGOLAMENTO

 

Il presente regolamento si applica alla Provincia e agli organismi nominati, controllati, vigilati e partecipati dalla Provincia.

Nell’ambito dei rispettivi ordinamenti e secondo le modalità organizzative di ciascuno, potrebbe essere applicata anche dagli enti locali e organismi loro collegati.

I principi alla base della amministrazione partecipata, trasparente e legale sono:

informazione sulle attività svolte ;

accesso ai documenti amministrative;

semplificazione degli atti amministrativi;

pubblicità, imparzialità, , efficienza, efficacia ed economicità dei procedimenti amministrativi;

indicazione dei tempi (brevi) di inizio e fine del procedimento, ;

costante informazione sui risultati e sulle ricadute del procedimento amministrativo.

 

La partecipazione attiva delle persone fisiche e giuridiche, in forma singola o associata, è garantita dalla pubblicità dei procedimenti amministrativi  messa in opera dai  soggetti preposti.

Si accede agli atti amministrativi, previa motivazione anche non connessa ad un interesse diretto, nel rispetto degli interessi tutelati e al diritto alla privacy.

Il diritto di accesso deve essere garantito anche dagli organismi nominati, controllati, vigilati o partecipati dalla Provincia.

Per assicurare la trasparenza dei procedimenti amministrativi, si deve investire nella formazione dei soggetti preposti e nell’informazione. Gli atti devono essere elaborati attraverso la tecnologia informatica, affinché, debitamente coordinati, possano produrre la massima fruibilità delle stesse e, creando appositi portali (atto d’intesa fra Provincia, vari organismi connessi e Comuni), facilitare l’interscambio delle attività messe in opera. Ciò, al fine di snellire e velocizzare la macchina complessa dell’amministrazione pubblica. (Sviluppo di una Rete Telematica).

Il portale, già in uso, dovrà garantire una  elevata fruibilità e reperibilità delle informazioni, anche da parte delle persone disabili, completezza di informazione, chiarezza di linguaggio, semplicità di consultazione. Deve contenere (compatibilmente con la legge sulla Privacy): l’indicazione del trattamento economico, i gettoni di presenza degli organi di indirizzo politico-amministrativo della Provincia, dei dirigenti, dei consulenti, dei membri di commissioni e dei collegi nominati.

Fra le varie finalità, il Portale dovrebbe favorire: la conoscenza delle disposizioni normative; le attività delle istituzioni ed il loro funzionamento; la conoscenza dei servizi pubblici; la massima visibilità per gli  eventi particolarmente importanti; La conoscenza del bilancio programmatico; gli investimenti; i motivi e le ricadute;l’indicazione del patrimonio appartenente alla Provincia. Si dovrà, inoltre, inserire un filo diretto (secondo i temi) fra realtà nazionali ed europee; prevedere l’interscambio di informazioni sui diversi modi di amministrare la cosa pubblica nei vari paesi nazionali e europei. Creare un apposito forum, per dare spazio a critiche e proposte inviate dall’utenza.

Un soggetto delegato da Presidente e/o dagli assessori dovrà  rispondere ai vari quesiti e  raccogliere le proposte per, poi, trasferirle ai vari settori.

 

 

Al fine della certezza della massima conoscenza dell’operato della Provincia e degli  organi connessi, da parte di tutti i cittadini, si deve assicurare finalmente una parità del diritto all’ informazione (fino ad ora poco applicata), perché bisogna tenere conto di tutti i soggetti : disabili, disagiati economici e sociali, dell’eterogeneità culturale,ecc.. Si dovranno prevede, perciò, tutte le forme possibili per arrivare ad ogni fascia sociale:

.Uffici per le Relazioni con il Pubblico (veramente funzionanti!) che dovranno prevedere la consegna di appositi moduli su cui il cittadino possa indicare soluzioni o suggerimenti e/o richieste specifiche su argomenti inerenti la gestione amministrativa, ecc.);

 .l’affissione di poster e manifesti;

· le inserzioni sui quotidiani;

· la trasmissione di spot televisivi;

· la diffusione di dèpliant e locandine;

· la tenuta di forum on line sul sito istituzionale;

· incontri pubblici con le parti sociali;

· assemblee pubbliche delle associazioni provinciali.

Il Presidente o i vari assessori potrebbero, ogni sei mesi, presentare i resoconti di quello che si è realizzato, delle difficoltà incontrate, delle cose da fare a breve scadenza, nelle manifestazioni di piazza appositamente organizzate, avendo queste un forte impatto sulla fiducia nel rinnovamento della politica.

 Nell'ambito delle proprie dotazioni organiche,si deve individuare il personale da adibire alle attività di informazione e di comunicazione,programmandone la formazione.

 

Trasparenza nel settore degli appalti pubblici

Gli appalti pubblici sono regolati dalla vigente normativa in materia di lavori pubblici. Si deve tener conto di alcuni importanti principi:

1) tutti i provvedimenti finalizzati alla indizione di una procedura di evidenza pubblica devono essere specificatamente motivati in ordine alle ragioni che hanno indotto a scegliere un determinato metodo di aggiudicazione;

2) si farà ricorso alla procedura della trattativa privata solo in caso di comprovata  e reale urgenza e indifferibilità;

3) oltre alle forme di pubblicità previste dalle leggi nazionali e dalle direttive europee, tutti gli avvisi e i bandi di gara per l’esecuzione di appalti di qualsiasi importo, sono pubblicati sul Portale della Provincia, affissi all’albo provinciale e diffusi attraverso radio e tv locali.

4) la sequenza procedimentale, riguardo l’affidamento di un appalto pubblico, deve essere pubblicato sul Portale  e fatta conoscere attraverso gli altri mezzi di divulgazione,affinché chiunque vi abbia interesse sia in grado di seguire e monitorare l’iter del procedimento, comunque nel rispetto e tutela della  Legge sulla privacy;

5) le commissioni aggiudicatrici devono terminare i propri lavori entro una data prestabilita a partire dal giorno dell’ insediamento, salvo motivate richieste.

Nelle commissione potrebbe essere previsto l’inserimento di persona esperta “super partes”, a garanzia di ogni cittadino, scelta attraverso un comitato di consulta precedentemente costituito. L’eventuale inserimento di un esperto, nell’ambito delle commissioni aggiudicatici, deve essere dotato di particolare qualificazione professionale, deve essere motivato in relazione al curriculum presentato. Bisogna altresì indicare l’iter seguito per la sua individuazione.

Trasparenza nelle procedure concorsuali e selettive

Le procedure concorsuali per l’accesso all’impiego pubblico, anche a tempo determinato, sono regolati dalla normativa vigente. I bandi devono essere emessi, escludendo tempi brevi o posti a cavallo di festività, in modo da dare opportunità a tutti di partecipare!

a)Devono essere precisate le modalità di svolgimento delle selezioni, ricorrendo anche all’ausilio di sistemi informatizzati sia per l’espletamento di eventuali prove pre-selettive sia per la correzione degli elaborati;

b)Deve essere indicata l’adozione di meccanismi oggettivi e trasparenti, idonei a verificare il possesso di requisiti attitudinali e professionali richiesti in relazione alla posizione da ricoprire nel rispetto delle pari opportunità tra lavoratrici e lavoratori;

c) Deve essere garantita massima accessibilità, fatte salve le norme in materia di tutela della privacy, alle informazioni relative alle varie fasi della procedura concorsuale, (verbali delle commissioni esaminatrici, valutazioni del curriculum dei candidati, se previsto, e gli esiti delle prove;

d) Le commissioni devono essere composte esclusivamente da esperti di provata competenza nelle materie di concorso, la cui nomina deve essere motivata in relazione al curriculum presentato, indicando l’iter procedurale seguito per l’individuazione di ogni componente. Coloro che ricoprono incarichi politici o sindacali non devono far parte di queste commissioni.

Incarichi professionali e di consulenza esterni

Il conferimento all’esterno di incarichi professionali e di consulenza è consentito quando ricorrano comprovate e motivate condizioni ovvero quando si tratti di prestazioni di alta specializzazione che non potrebbero essere realizzate dal personale dipendente in servizio presso l’istituzione pubblica: (norma nazionale). Bisogna indicare i criteri per il riconoscimento delle condizioni e quelli per il reclutamento;

tenere il registro (anche di tipo informatico) degli incarichi esterni, pubblicato sul Portale, nel quale siano indicati l’oggetto dell’incarico, il soggetto incaricato, gli estremi del provvedimento di affidamento ed i corrispettivi previsti. L’elenco deve essere facilmente consultabile.

Inserire gli elenchi degli esperti e le relative relazioni sul lavoro svolto sul portale. Ciò diventa la condizione per l’emissione dei mandati di pagamento.

Stessa regola può valere per la fornitura di servizi resi da soggetti individuati da gare a licitazione privata.

Concessione di contributi e benefici economici

Bisogna, ogni anno, creare i criteri  per l’erogazione di contributi, sovvenzioni, crediti, sussidi e benefici di natura economica e finanziaria a carico del bilancio provinciale.

Le domande pervenute, con la richiesta di sovvenzione superiore ai duemila euro, devono essere valutate da una commissione appositamente costituita, all’interno della quale deve esserci almeno un rappresentante della società civile.

Deve esserci una informazione preventiva degli elenchi delle sovvenzioni da erogare, assunta con tutti i mezzi precedentemente elencati.  L’atto deve contenere: la denominazione del soggetto beneficiario; la struttura che ha proposto il beneficio; le ragioni in base alle quali il contributo deve essere assegnato,; il tipo e l’entità del contributo erogato. Entro quindici giorni dalla pubblicazione preventiva, il contributo potrà essere erogato.

Chiarezza degli atti e dei documenti

Al fine di garantire la massima trasparenza dell’azione amministrativa, gli atti e i documenti devono essere redatti con un linguaggio chiaro e comprensibile.

L’eventuale uso di termini tecnici, giuridici, nonché di sigle e abbreviazioni deve essere seguito dall’esplicitazione del rispettivo significato.

Deve essere comunque assicurata la comprensibilità anche alle persone con disabilità visive ed uditive

Trasparenza in materia ambientale

Deve essere garantito, senza che il cittadino debba dichiarare il proprio interesse, l’ accesso all'informazione relativa alla situazione ambientale in possesso delle amministrazioni pubbliche presenti sul territorio comunale, provinciale e regionale, salvo i casi di esclusione previsti dalla norma.

L'informazione sull’ambiente deve essere diffusa e costantemente aggiornata e resa mediante tutti i mezzi d’informazione indicati in precedenza, oltre a quelli  informatici, favorendo la partecipazione attiva della generalità dei cittadini  attraverso proposte e indicazioni.

 

Il presente regolamento sarà varato e attuato entro i primi sei mesi dall’insediamento della nuova gestione.

 

 

 

                                                                                                                                                                                            Allegato 2

 

LA PROVINCIA DI TARANTO E I GIOVANI

 

I giovani e il tempo libero

Bisogna creare gli spazi per educare alle relazioni, alla socialità, alla solidarietà, all’arte in generale.

Purtroppo l’economia del nostro territorio è stata legata, almeno da sessanta anni, solo agli investimenti immobiliari e/o speculativi e non ha mai pensato alle generazioni future. C’è sempre stato un problema del “tempo libero” e i giovani si sono persi nel passare le serate senza fare niente se non andare da una pizzeria a un bar, da una paninoteca a una discoteca . Si organizzano le cosiddette “ macchinate “ ed assistiamo al fenomeno delle stragi del sabato sera. Il fenomeno della droga ormai è stato assorbito. Non se ne parla più, non si fanno campagne contro, non si provvede ad ostacolarlo. E invece il fenomeno dilaga sempre di più e con nuove forme.

Oltre il fenomeno droga è nato e si è diffuso quello legato all’abuso di alcool. Il problema è diffuso in Italia  più che negli altri paesi europei e americani e ha investito una fascia d’età compresa fra i 12-13 anni ai 25-26. (Creare un apposito centro di informazione e di monitoraggio gestito da giovani per combattere il fenomeno!).

 

 L’A.P. di Taranto deve provare a colmare il fossato che separa la volontà di espressione con le modalità e le strutture offerte dalla nostra società, se non si vuole alimentare il deficit di cittadinanza attiva e incoraggiare la contestazione. I giovani devono partecipare attivamente alla progettazione e alla realizzazione degli obiettivi per migliorare e/o trasformare il nostro territorio, impegnandoli attivamente nella vita politico-amministrativa della Provincia.

Il coinvolgimento amministrativo politico dovrà essere improntato su molti temi di vitale importanza:

§         Politiche per il lavoro: nella nostra provincia le opportunità ci sono, anche se rispetto ad altre sono poche. Occorre saperle cercare e soprattutto divulgarle. Questo sarà un compito destinato ad un apposito settore provinciale giovanile.

§         La casa e i giovani: i giovani di oggi restano di più nella famiglia di origine, a causa della poca   efficienza del diritto allo studio e della difficoltà di entrare nel mondo del lavoro. Bisogna pensare ad un fondo di garanzia per i mutui per l’acquisto della prima casa, oppure prevedere di aumentare gli sgravi fiscali sui contratti di affitto sottoscritti dalle giovani coppie. Nei Paesi Scandinavi, i giovani lasciano la famiglia subito dopo i 19 anni, perché lo Stato li mette in condizione di farlo, garantendo loro un salario minimo garantito, stimolandoli allo studio e all’impegno, agevolando i più meritevoli, potenziando le competenze. Lì esiste la possibilità, in alternativa all’affitto, di poter acquistare parte di appartamenti comunali o di privati.

§         Il welfare state: ovviamente in Italia non possiamo garantire un salario minimo ai giovani, ma dobbiamo pensare ad un reale sostegno per i numerosi giovani senza lavoro. Intanto, sia a livello nazionale che provinciale, dovremmo garantire l’ingresso nel mondo del lavoro per meritocrazia e non attraverso le cosiddette “conoscenze” e/o raccomandazioni. Nel programma dell’ultimo governo di centro-sinistra fu ideata “la dote per i giovani”, che consisteva nell’accumulare un fondo per ogni figlio ancora inserito in famiglia. Fondo misto con contributo finanziato in parte dallo Stato e in parte dalle famiglie. Per i casi di famiglie indigenti era previsto il solo fondo statale. La restituzione del fondo statale sarebbe avvenuta, a tasso zero, e in maniera graduale a partire dal compimento del ventitreesimo anno di età. Mi pare potrebbe essere una idea da cui partire!

§         L’ambiente e giovani: si possono sicuramente conciliare sviluppo e ambiente. Finalmente il protocollo di Kioto è stato firmato dalla maggior parte degli Stati. Anche il neo presidente degli Stati Uniti punta sullo sviluppo del lavoro nel campo ambientale, investendo sulle fonti energetiche alternative. I giovani del nostro territorio, oltre ad essere vigilissimi nel far rispettare la recente Legge Regionale, nel proporre metodi per contrastare altre fonti di inquinamento, nell’affiancare associazioni e istituzioni nell’opera di bonifica del territorio dall’inquinamento, dovranno progettare un piano di sviluppo per nuove forme di lavoro.

§         I giovani e la musica: la musica è un elemento costante della vita di un giovane. L’Italia ha dato natali a grandi musicisti riconosciuti in tutto il mondo. Da molti anni la musica, a parte la canzone, come elemento di crescita culturale e occupazionale, non  è stata presa politicamente in considerazione. Bisognerà pensare ad aiutare la nostra Regione a progettare una legge che permetta ai nostri giovani, attraverso vari canali, di studiare musica, approfondire gli studi, creare strutture per praticare la musica, creare opportunità perchè questa diventi una professione, oltre che una espressione meramente artistica. E’ necessario prevedere dei fondi ad hoc per, incentivi, riduzioni di tasse, ecc. per quei giovani che vogliano produrre opere discografiche, organizzare festival di musica emergente, organizzare lo sviluppo del settore musicale. Bisognerà creare spazi idonei per la realizzazioni di concerti, musei degli strumenti, un archivio storico della musica sia occidentale che orientale. Proporre una nuova normativa in seno alla SIAE, e, intanto, prevedere di adottare una convenzione con la Provincia, per poter dare la possibilità alla popolazione giovanile meno abbiente di fruire e fare musica.

§         La cultura: parto dal presupposto già inserito nel Programma alla specifica voce: bisogna garantire  a tutti l’accesso alla cultura e incentivarla, a prescindere dal reddito e dal livello di marginalità del luogo in cui si risiede. Anzi bisogna intervenire proprio sulle fasce sociali più deboli con diverse iniziative, di cui i giovani, potrebbero essere i protagonisti.

§         L’Università e la ricerca: è necessario iniziare a stimolare iniziative dello Stato in collaborazione con le imprese per aprire le porte ad una generazione di scienziati che abbiano la possibilità di operare sul proprio territorio. Bisogna istituire un protocollo d’intesa fra Istituzioni pubbliche e le imprese che intendano assumere i ricercatori. L’età media dei ricercatori in Italia è arrivata a 50 anni. Il conservatorismo nella ricerca pubblica è la causa della  mancanza di un ricambio generazionale. Il criterio del merito va valorizzato, vanno promosse tutte le opportunità che prevedono la mobilità internazionale, recependo, tra l’altro, una recente raccomandazione europea che definisce tali obiettivi. Quindi il Consiglio dei Giovani dovrà lavorare affinchè gli scambi internazionali siano intensificati, con il potenziamento dei fondi per il progetto Erasmus, nonché svilupparlo versi gli altri paesi nel mondo, divulgare la Raccomandazione Europea relativa alla Carta dei Diritti del Ricercatore. Dovrà, inoltre, essere promotore per la riduzione degli oneri previdenziali e assistenziali alle piccole imprese che assumono a tempo indeterminato giovani nei settori della ricerca innovativa e dell’applicazione delle tecnologie alla comunicazione.

§         I giovani e l’Europa: Oggi è proprio il Parlamento europeo che si occupa di più dei giovani in ogni ambito, dimostrando una grande capacità di promuovere democrazia, giustizia e solidarietà. Quindi il Consiglio dei Giovani dovrà adottare un canale diretto, attraverso un apposito sito, con il Parlamento europeo e produrre con altri paesi europei scambi di idee e iniziative utili a migliorare lo stato sociale dei giovani. Il Consiglio, al suo interno, dovrà prevedere uno staff, un ufficio, che organizzi viaggi, tenendo conto delle possibilità economiche. L’ufficio si doterà di materiale, anche di tipo informatico e visivo, per poter incentivare la conoscenza delle varie possibilità di viaggiare, specialmente in Italia e in Europa, prevedendo collaborazioni fra vari enti istituzionali (Comuni, Province, Regioni) e/o associazioni turistiche. La conoscenza dei luoghi prima di viaggiare è già un opportunità di elevare la propria cultura; viaggiare, raggiungere e vivere i luoghi conosciuti sulla carta o sui video è  una ulteriore opportunità di crescita culturale, ma anche un ponte di lancio per nuove prospettive di lavoro.  

§         I giovani e lo sport: un’ottima medicina per crescere sani è allenare mente e corpo. La vita dedicata allo sport di un giovane italiano è irrisoria rispetto alla media europea e americana.  Lo sport è poco praticato nelle scuole sia per carenza di strutture che per la mancanza di buoni programmi di educazione fisica. E nelle scuole medie superiori il corso di educazione fisica dura solo due ore, mentre all’università non sono previsti corsi obbligatori di questo tipo. Esistono le squadre dei Centri Universitari Sportivi, ma nessuna è così popolare tra gli studenti come le squadre dei college americani e inglesi. Fare parte dei C.U.S. non dà diritto ad alcun privilegio, per cui assistiamo al fenomeno che il bacino che sforna gli atleti è quello militare (Carabinieri, Guardia di Finanza, Esercito, Marina e Aviazione), perché gli sportivi godono di molte facilitazioni. I giovani che vogliono semplicemente tenersi in forma devono ricorrere a strutture private, con costi improponibili. La provincia, in sinergia con il Comune e la Regione, deve creare dei centri sportivi per i giovani e/o prevedere una convenzione con i centri sportivi, istituendo una tessera gratuita per i giovani  meno abbienti ed una che preveda degli sconti per le altre fasce di giovani.

 

 

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